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Brera è un quartiere storico di Milano che da secoli fornisce un fondamentale contributo alla vita culturale della città. -
Pinacoteca
La Pinacoteca di Brera, situata nel famoso e caratteristico quartiere di Milano, ha sede al primo piano del Palazzo Brera del XVII sec e raccoglie in 38 sale capolavori di artisti italiani dal XIV al XIX secolo e di alcuni dei più grandi artisti stranieri. Tra gli artisti più famosi Piero della Francesca, Mantenga, Raffaello, Bramante, Caravaggio, Tintoretto, Bellini, Bronzino. Nel cortile d'ingresso si può vedere l’opera del Canova che rappresenta l’effige di Napoleone.
Tra i dipini piu' famosi qui custoditi spicca lo "Sposalizio della Vergine" di Raffaello, il "Cristo morto" del Mantegna, la "Pietà" del Bellini.
Al centro del cortile si trova il bronzo di Napoleone I scolpito dal Canova.
La Pinacoteca di Brera subi' ingenti danni dalla seconda guerra mondiale e tra il 1946 e il 1950 fu quasi completamente riedificata ad opera dell'Architetto Piero Portaluppi.
Orari di apertura:
h 8.30-19.15 dal martedì alla domenica (la biglietteria chiude 45 minuti prima)
Giorni di chiusura: tutti i lunedì, 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre
vai al sito ufficiale della Pinacoteca di Brera
Prezzo € 5,00 - ridotto € 2,50
Visite guidate tel 02 89421146
tempo di visita individuale capolavori 45 minuti; visita completa 2h30
audioguida italiano, inglese, francese, tedesco,spagnolo, giapponese -
Biblioteca Nazionale Braidense
La Biblioteca Nazionale Braidense è tra le maggiori biblioteche pubbliche italiane, appartiene allo Stato e dipende dalla Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d'Autore del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Direttore: dott. Aurelio Aghemo
via Brera, 28 - 20121 Milano
tel. +39 02 86460907 /4295 /5016, 02 8053628
fax +39 02 72023910
email: b-brai@beniculturali.it
La biblioteca è aperta nei giorni feriali, con i seguenti orari:
Lunedì - venerdì: 8.30 - 18.15. -
Mediateca Santa Teresa
La Mediateca di Santa Teresa è la sede dedicata al multimediale della Biblioteca Nazionale Braidense e luogo privilegiato dove è possibile accedere alle risorse digitali fondamentali per chi lavora nella società dell'informazione.
La Mediateca Santa Teresa nasce da un accordo di programma tra quattro enti promotori: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano, che hanno contribuito alla realizzazione del progetto.
Il progetto risale ai primi anni '90 e la struttura ha aperto al pubblico il 13 giugno 2003.
La chiesa barocca di Santa Teresa in via della Moscova a Milano, da tempo in disuso, è oggi trasformata in luogo di informazione e formazione.
La Mediateca riconosce l'utilità dell'informazione elettronica per esigenze informative ed educative ed offre ai propri utenti l'accesso a Internet ed alle fonti documentarie elettroniche, digitali e audiovisive come ulteriore strumento di informazione rispetto alle fonti tradizionali.
L'utilizzo di queste fonti deve essere coerente con le funzioni e gli obiettivi fondamentali della Biblioteca Nazionale Braidense di cui è sezione: dunque, principalmente come fonte di informazione per finalità di ricerca, studio e documentazione. È centro di alfabetizzazione continua, con tutor e corsi che affiancano e integrano l'utilizzo di strumenti multimediali.
La RAI ha aderito all'iniziativa mettendo a disposizione "RAITECHE", il Piccolo Teatro di Milano ha concesso un accesso privilegiato ai propri archivi: recensioni, rassegne stampa, musiche, video, bozzetti, manifesti.
Direttore: dott. Aurelio Aghemo
Mediateca Santa Teresa
via della Moscova, 28 - 20121 Milano
tel. +39 028739781 - fax +39 0287397824
email: b-brai.mediabrera@beniculturali.it -
Santa Maria del Carmine
La storia di Santa Maria del Carmine, chiesa nobile del castello è complessa: crolli, ricostruzione e restauri si sono succeduti con frequenza e l’attuale edificio conserva le tracce di queste vicissitudini.
L’Ordine dei Carmelitani si stabilì a Milano verso la metà del XII secolo; nel secolo 1268 i padri scelsero come loro sede un luogo nei pressi dell’attuale Castello Sforzesco e il 25 maggio dello stesso anno celebrarono la prima messa sotto un padiglione, negli anni seguenti iniziò la costruzione della chiesa.
Nel 1330, per un incendio, la chiesa fu semidistrutta; ricostruita a cominciare dal 1331, fu però abbandonata verso la fine del secolo dai carmelitani che decisero di trasferirsi in Porta Comasina.
Nel 1399 Gian Galeazzo s’interessò alla fabbrica e il 5 aprile del 1400 inviò a Pavia i disegni per la chiesa e il convento. Responsabile fu nominato Bernardo da Venezia; l’impianto planimetrico di Santa Maria del Carmine risente dell’influsso cistercense.
La costruzione della chiesa procedette lentamente e nel 1446, a lavori forse ultimati, un improvviso crollo interessò tutto l’edificio.
Le opere e le riparazioni iniziarono nel 1449. A dirigere i lavori fu chiamato Pietro Antonio Solari. Il Carmine fu “chiesa nobile” ed ottenne la protezione dei duchi e di numerose famiglie aristocratiche. Le sue cappelle divennero luogo di sepoltura prediletto dai nobili.
Nel seicento tutta la chiesa subì trasformazioni e si arricchì di molti dipinti.
Sull’altare della prima cappella destra vi è una Madonna tra i Santi di Camillo Procaccino; dello stesso è la Circoncisione posta nel secondo arco a destra.
Dal 1616 al 1619 il Procaccino lavorò alla decorazione della prima cappella a destra del presbiterio dedicata alla Madonna del Carmine.
La grande Madonna dell’altare, affiancata da due angeli, è del Volpino; alcuni dipinti dei pennacchi sono probabilmente del Legnanino.
L’ambiente quadrato venne allungato e la nuova cappella fu divisa in due vani, ciascuno sormontato da cupoletta con lanterna, completati da un abside.
Le pareti sono riccamente ornate da marmi colorati e neri, stucchi, sculture e dipinti. E’ un ambiente barocco. Il primo vano, detto coretto dei fedeli, è adorno di quattro grandi tele del Procaccino raffigurante storie bibliche; nella volta Sibille e Profeti; sulle pareti della cappella del clero sono collocate quattro storie della Vergine dello stesso artista e nella cupola l’Assunzione.
Agli inizi del XVII secolo risale la tela rappresentante San Giacomo dipinta da Camillo Mandriani. Sulla parete sinistra si trova un Trionfo del Paradiso dipinto dal Fiammenghino; dello stesso artista è anche la Resurrezione di Lazzaro. Il Nuvolose dipinse la Madonna con Bambino e Santi sulla parete di fondo. Tra il 1661 e il 1672 Gerolamo Quadrio disegnò la Bellissima Sacrestia in legno di noce realizzata tra il 1692 e il 1700.
Nel 1654 iniziarono importanti lavori di rinnovamento: vennero rifatti il pavimento, il campanile e il portale.
Nel 1880, dopo più di quattro secoli, fu costruita la facciata su progetto di Carlo Maciacchini che offre un esempio di fantasiosa interpretazione del gotico lombardo.
Sabato: 9.00 - 13.45.